giovedì 10 ottobre 2013

«Borsa oro o mattone: chi ha pagato meglio?»

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(Post pubblicato con riferimento dati Luglio 2012)

Negli ultimi due anni, quale di queste scelte ha prodotto risultati positivi? Forse la domanda appare retorica, ma vediamo cosa è successo.


Comprare oro, case o comprare azioni? Probabil­mente non è la domanda più facile da rispondere per chi deve scegliere di investire i propri risparmi. Chi non fosse sicuro della risposta consideri il grafico che precede: mostra la per­formance dell’oro (linea nera) paragonata a quella del mercato azionario italiano (linea blu). L’oro è in un trend positivo clamoroso: un’ascesa che dura da dieci anni, dovuta sopratutto alle politiche monetarie tese a svalutare nel tentativo di ripagare il debito sovrano. Di certo le banche centrali non possono applicare lo stesso meccanismo quando si tratta di oro, che non si può produrre a piacimento o secondo necessità. Il risultato di questa fondamentale differenza è quello che vedete sul grafico, ovvero una performance del 60% in due anni.
Il trend è opposto nel mercato azionario italiano, crollato del 30% negli ultimi due anni. E sin qui, la scelta è molto ovvia. Ma adesso consideriamo anche la terza variabile, ossia: gli immobili.
L‘economia e la finanza non sono ad esclusivo appannaggio e privilegio degli esperti. Quanto poi, ‘sti “Esperti” lo siano, è tutto da vedere. Non critico senza cognizione di causa, le statistiche parlano chiaro.
Ben l’80% delle previsioni sul debito pubblico, fatte da grosse società di rating - di quelle che fanno tremare i ministri delle finanze e crollare i mercati - sono state sbagliate. Ha toppato completamente!
Dunque, non fermiamoci per rispetto di una competenza che nessuno ha as­segnato e di cui gli “auto-investiti” si rivelano abbondantemente indegni.
Anche l’economia e la finanza, alla base, possono essere una questione di buon senso. Purtroppo, almeno per me, il buonsenso non è sempre una cosa facile da mettere in pratica. Ho cercato corsi adeguati, ma la formazione in materia è molto manipolatoria ed autopromozionale. Allora, ecco che ci aiu­tiamo con i numeri, senza tener conto purtroppo che, anche nelle formule, spesso i risultati sono condizionati dalle premesse. Ma chi investe cerca si­curezza, non la percezione di essa. Ma cosa si intende per sicurezza?
Sicurezza non è solo una coperta calda, come nel fumetto di Linus: “è un tetto sulla mia testa!”
Infatti, appena possibile, con l’aiuto di parenti o benefits aziendali, gli italiani e le italiane, sostituiscono l’affitto con il mutuo. Qui le statistiche litigano un po’; tanto per fare cagnara e tenere allegra la gente, una grossa percentuale superiore al 70-80 % degli italiani ha una propria casa. Per questo mi altero quando ciclicamente si torna a parlare di patrimoniale sulla casa, non come di un'inevitabile tosatura generale, ma come di un'elitaria tassa riguardante solo una sporca dozzina di padroni dalle brutte braghe bianche. Robetta indolore, anzi socialmente plaudibile.
Il secondo punto riguarda l’oro, inteso proprio in senso fisico: dobloni, marenghi, sterline o monili e collane. Purché oro: palpabile, sbarluccicante e negoziabile nei momenti di crisi. Quelle vere, non i crolli fisiologici di borsa. Quando ne va della pelle, di quelle che finiscono nei libri di storia. “Storia, magistra vitae”, vuol dire anche ricordarci come, durante crisi e ri­voluzioni, si sia comportato chi è venuto prima di noi e, salvandosi, ci ha consentito così di venire al mondo. Pare sia una costante: l’oro, con le pietre preziose, più volte nei secoli hanno contribuito a salvare capra e cavoli!
Quindi le due cose, che in un certo modo ci toccano più visceralmente, vanno a braccetto. Così, infatti, le valutano sulla piazza USA i tecnici che si esprimono come piace a me: grafici. Numeri messi in forma direttamente re­cepibile, quindi fondamenta salde e comunicazione immediata. Poi si può commentare e contarcela sù fin che vogliamo.  Ed ecco il grafico che correla i prezzi medi delle case (USA) con il prezzo dell'Oro. In un periodo di circa 40 anni, non proprio l'altro ieri insomma...

(Correlazione prezzi medi case con oro)




















E da noi, invece? Come sono andate le cose negli ultimi due anni? Be', lo potete vedere dal grafico qui sotto, ma ve lo sintetizzo: crollano le vendite, schizzano gli sconti sulle case. 

Di solito si paga per avere queste informa­zioni. Ma siamo generosi e, di tanto in tanto, anche come promozione e per farci assaggiare quanto siano bravi, cosa che confermo, lasciano liberi questi studi, e VOI, ne dovete appro­fittare!

Come dicevo, la recepibilità dei due grafici condivisi (di lunghissimo periodo per gli USA e biennale per l'Italia) è di una immediatezza che rende inutili i commenti.
L’idea di base (nel caso del grafico USA) è di assimilare, ad una quotazione in once d’oro, quella che loro chiamano “una casa media”. Però, che menti creative gli americani, vero? Gli stessi “creativi” che hanno dato vita ad una finanza deregolamentata, che ha dato vita agli abomini chiamati derivati!
Ma non divaghiamo, restiamo sul pezzo: torniamo al trend dell'oro. Dal picco del 2001, con l’oro basso e i prezzi delle case alle stelle, il rapporto è precipitato dell’84 %. Un attimo di doveroso silenzio in omaggio di chi all’inizio degli anni 2000 abbia venduto l’oro per comprarsi casa. Chi l’ha fatto si consoli. Dopotutto ha compagni al duolo e di una certa “caratura”, se mi passate la battuta: la Banca d’Inghilterra, per dirne una!
Vorrei concludere con un auspicio: il canale discendente deve necessaria­mente sfociare in un rimbalzo e, guarda caso, siamo vicinissimi ad un minimo storico abbastanza lontano per essere estremamente forte.
Che il minimo dell’80 dia luogo a uno storno? Vorrebbe dire una ripresa del mercato immobiliare e una correzione sul prezzo dell’oro.  Qualche premessa incomincia a crearsi, ma una cosa è certa: fintanto che sarete disoccupati, il mutuo mica ve lo concedono. Tuttavia, però... noi, bravi ed attenti “lettori”, sappiamo che i mercati efficienti, anticipano sempre i cicli, a partire dall'azionario. Dunque...
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by Carmine Covino PS Consulting Consulenze in Rete.
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